
Il Corriere della Sera - 13 dicembre 2013
di Paolo Valentino
«Da dieci anni camminiamo insieme verso il futuro. Per il nostro governo America Latina e Caraibi sono una priorità . Ma tra di noi c'è un legame sedimentatosi con il succedersi delle generazioni, patrimonio d'inestimabile valore e risorsa di alta valenza strategica». Lo ha detto ieri il ministro degli Esteri Emma Bonino, aprendo la VI Conferenza Italia-America Latina, appuntamento ormai tradizionale della nostra agenda diplomatica, che ogni due anni individua e mette a fuoco i settori prioritari della cooperazione bilaterale. Accolti da un messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dodici tra ministri e viceministri degli Esteri, in prima linea quelli di Argentina, Messico e Cile; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica del Brasile, i responsabili della Pianificazione economica di Venezuela e Honduras, uno stuolo di imprenditori e dirigenti locali si confronteranno per due giorni con i corrispettivi italiani sui temi della crescita sostenibile, le politiche territoriali dello sviluppo, la competitività , i processi di cooperazione tra piccole e medie imprese, che nel continente sub-americano rappresentano il 99% di tutte le aziende e danno lavoro a 67% della manodopera totale. «Insieme - ha detto il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, che ha presieduto la prima sessione di lavoro - possiamo essere parte della soluzione globale, fornire un contributo al superamento della crisi dell'eurozona e intervenire su altri temi dell'agenda globale, dal cambiamento climatico alla riforma in senso inclusivo delle Nazioni Unite. L'Italia vede nel continente latino-americano un amico cruciale per superare questo momento». Giro ha ricordato come ci sia nella fase attuale «grande richiesta d'Italia» in Sud America. Quasi a conferma di ciò il ministro degli Esteri peruviano, Eda Adriana Rivas Franchini ha chiesto nel suo intervento aiuto «per trovare un modello», creare «un vero partenariato e un modo per rispondere alla sfida della globalizzazione». Un memorandum d'intesa, che favorirà la collaborazione tra le piccole e medie imprese nostre e dell'America Latina, facilitando la strada al loro reciproco ingresso sui due mercati, è stato firmato tra il ministero dello Sviluppo Economico e l'Iila, l'Istituto Italo-Latino Americano. Parlando a nome delle istituzioni europee, il vice-presidente della Commissione Antonio Tajani ha invitato i Paesi del Sud-America a «organizzare presto a Bruxelles» un incontro con «tutta l'industria europea» per rilanciare i rapporti economici tra le due aree. E ha promesso regole comunitarie più flessibili per i visti d'ingresso dei cittadini latino-americani. La natura globale delle sfide, ha ricordato Emma Bonino, reclama «analisi condivise e risposte coordinate», che inneschino «nuove geometrie» e coinvolgano il contributo non solo degli Stati, ma anche «della società civile, del mondo del lavoro, della cultura», nell'obiettivo di quella «crescita economica di qualità » che sola può offrire nuove opportunità ai giovani. Per capire l'importanza economica dell'America Latina per l'Italia, nel 2012 l'interscambio è stato di 24,2 miliardi di euro, con un saldo positivo per noi di 4,7 miliardi. Mentre il totale degli investimenti italiani nel subcontinente è stimato a circa 100 miliardi di euro.