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DOCUMENTARIO DEDICATO DA AL-JAZEERA ALLA LEADER RADICALE EMMA BONINO

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BONINO: "CI HA LIBERATO TUTTE QUANTE"

La Stampa - 9 maggio 2010

Roma - Al tempo delle grandi manifestazioni radicali sotto il Vaticano, coi cartelli e le voci che 
scandivano «Sì alla pillola, no all'aborto» la protagonista era Adele Faccio, lei non c'era nemmeno. 
«Ero troppo giovane - informa senza nessuna civetteria -. Io ho cominciato a lavorare con i radicali e quindi a manifestare insieme a loro nel 1974, per la campagna del divorzio». Non c'era, Emma Bonino, ma si capisce quanto avrebbe voluto esserci, perché gli anticoncezionali, «e fra loro quel "motore" attuale e simbolico di emancipazione che fu la pillola, sono strumenti di libertà, promotori di responsabilità, attuatori di volontà... In altri termini, con la pillola a disposizione, una donna può scegliere di diventare madre quando vuole lei e non quando lo decide il caso». 
La sessualità scissa dalla maternità, il piacere sciolto dalla paura, i figli voluti e non subiti, questo si celebra oggi celebrando la pillola, sostiene Bonino. Che confessa di non conoscere i dati relativi alla diffusione della pillola in Italia. 
«Il venti per cento soltanto delle donne la prende? Bè, significa che prendono altri anticoncezionali. A giudicare dai pochi nati e dagli aborti in calo costante significa che se il dato del venti per cento è vero, le italiane non per questo rinunciano a controllare i concepimenti, mi sembra evidente». 
Forse l'uso di altri mezzi anticoncezionali è efficace in famiglia, in coppie stabili. Ma la pillola risulta usata pochissimo anche dalle ragazze molto giovani, nubili... «Se fosse possibile diffonderla nelle scuole diminuirebbe senz'altro il ricorso delle minorenni all'aborto. In generale bisognerebbe puntare a un diffusione capillare dei contraccettivi nelle scuole, pillola e condom, oggi il condom è fondamentale, lo sappiamo nella prevenzione dell'Aids. Tuttavia 
la pillola è qualcosa di diverso, qualcosa di più particolare di un anticoncezionale in genere. È una sicurezza, una garanzia, è una cosa della donna "per sé". Lo è per le donne di tutto il mondo. Prendere la pillola significa assumere il controllo di se stesse. 
Sta qui la grandezza dell'invenzione di Pincus».

 





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