Il Corriere della Sera (Ed. Milano) - 29 marzo 2011
di Armando Stella
«Su Expo devono decidere i milanesi con i referendum. I cittadini possono indicare un futuro ecologicamente sostenibile e tecnologicamente avanzato a una Milano senza visione, né sogni». E ancora senza una data per le urne: «E nebbia totale, il voto rischia di perdersi. Il sindaco faccia la sua parte, senta Berlusconi, convinca la maggioranza...». Emma Bonino lo dice in piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino, al presidio pro referendum: «Abbiniamo i referendum alle Comunali - propone la senatrice radicale -. 0, in seconda battuta, accorpiamo la consultazione coi referendum nazionali. Solo una cosa non possiamo permetterci: ignorare 24 mila firme e calpestare il diritto di esprimersi di un milione di cittadini». È una corsa contro il tempo. Oggi approda in aula la mozione del Verde Enrico Fedrighini sul referendum day di giugno (già approvata da tre Consigli di Zona): «Serve una modifica al regolamento comunale per unire i quesiti nazionali e i cinque milanesi». Il comitato Milanosìmuove viene ricevuto dalla Moratti alle 18.3o: «Le chiederemo - anticipa il presidente Edoardo Croci - di supportare gli adeguamenti normativi per far coincidere due momenti elettorali e favorire così un'ampia partecipazione». In piazza ci sono anche i centristi Manfredi Palmeri (Fli) e Carlo Montalbetti (Api). Viene srotolato uno striscione: «Chi ha paura dei referendum?». Dice il radicale Marco Cappato: «Chiediamo al sindaco un impegno preciso. La Moratti aveva detto d'essere d'accordo con noi, ma ha ancora mosso un dito perché i referendum si tengano». Sono cinque temi: Ecopass, alberi, Expo, energie pulite e rinascita dei Navigli. E due ipotesi per le urne. La prima è il 15 maggio, data delle amministrative: ma serve un via libera parlamentare. L'altra è il 12 giugno, giorno dei referendum su nucleare e acqua: ma è necessario un accordo in consiglio. «Siamo ancora in tempo: si voti per il Comune e per l'aria di Milano - insiste il capolista Pd Stefano Boeri -. Il sindaco Moratti dia corso alle promesse». Il terzo quesito impegna il Comune a «conservare il futuro parco» dell'area Expo, arriva al momento giusto: «La piega che sta prendendo Expo fa rabbrividire - conclude Boeri -. Una colata di cemento sta per . seppellire l'orto botanico solo per gratificare gli interessi di alcuni privati. I milanesi devono essere liberi di esprimersi».