CONVEGNO DI VENEZIA SU MONDO ARABO E DEMOCRAZIA. BONINO: NO ALLO SCONTRO DI CIVILTA'.
Venezia, 21 luglio 2005 - Sono iniziati oggi i lavori del Seminario su "Pluralismo politico e Processi Elettorali nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa”, organizzato da Non c'è Pace Senza Giustizia nell'ambito del programma "Democracy Assistance Dialogue” (DAD), sponsorizzato dai governi di Italia, Turchia e Yemen, presso il Monastero di San Nicolò, al Lido di Venezia. Sono stati presentati i tre panel, dedicati rispettivamente al ruolo dei partiti politici, ai sistemi elettorali, all'elettorato attivo e passivo nonché ai procedimenti di monitoraggio delle consultazioni elettorali e all'accesso dei partiti e delle Ong ai mezzi d'informazione.
Oltre 120 partecipanti, tra cui esponenti politici come l'ex primo ministro sudanese Sadig Al-Mahdi e quello yemenita Abdulkarim Al-Eryani, e rappresentanti di organizzazioni non governative, provenienti dall'insieme dei paesi che costituiscono la regione del Medio Oriente Allargato e Nord Africa, si stanno confrontando in un dialogo che mira a facilitare le necessarie iniziative di riforma nel campo della democrazia, dello Stato di diritto e della garanzia dei diritti umani.
Nel corso della mattinata è giunto il messaggio del Ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini, il quale ha sottolineato come il processo di evoluzione democratica sia il frutto dell'interazione tra la guida di governo e le proposte della società e, da questo punto di vista, la centralità delle istituzioni rappresentative ne costituisce la necessaria precondizione.
I lavori sono stati aperti dalla leader radicale e fondatrice di Non c'è Pace Senza Giustizia, Emma Bonino che ha ribadito che "la scelta di centrare l'attenzione sul pluralismo politico rispecchi, in realtà , istanze che, da anni, tentano di farsi strada in tutta la regione e le elezioni in Afghanistan, in Palestina, in Egitto, in Libano, ne costituiscono la prova. Contrariamente a coloro che si richiamano all'imminente "scontro di civiltà ", noi riteniamo che non esista una democrazia occidentale, una africana o araba, ma che la democrazia è una, e si fonda sul principio del consenso come fonte di legittimazione dei governi e che questo sia l'elemento comune al di là delle differenti modalità di attuazione a livello istituzionale".
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