BONINO: MADE IN ITALY AL GUM PER AFFERRARE MERCATO RUSSO
Da un lancio ApCom di ieri, mercoledì 11 aprile 2007
Mercato russo dinamico, "promettente e anche complesso", da afferrare con una rete di "distribuzione" adeguata. Questo il messaggio lanciato da Emma Bonino, ministro per il Commercio internazionale, a Mosca per una promozione straordinaria del Made in Italy al Gum, sostenuta dall'Ice. I prestigiosi grandi magazzini russi, affacciati sulla Piazza Rossa, rimarranno allestiti per tre settimane, come un intreccio di strade italiane. Lungo il percorso numerosi assaggi dello 'Sdielano v Italiy' (fatto in Italia): dall'arredo alla moda, dalle automobili - con una fiammmante Alfaromeo Brera, ammiratissima dalla stessa Bonino - agli scooter - mezzo poco diffuso nella Federazione Russa per ora - sino al caffè Illy, al vino Terra Nostra o ai tapis roulant Technogym.
La sfida è la presentazione di 500 nuovi marchi italiani sotto le ali dell'aquila bicipite, stemma russo del quale proprio oggi ricorre il centocinquantesimo anniversario. E con i migliori auspici, si lavora già al passo successivo: "I buyer dei magazzini Gum sono impegnati a selezionare 100 aziende nuove per promuoverle sul mercato russo", precisa Bonino, ribadendo l'appoggio alle Pmi che rappresentano il 90% del nostro tessuto produttivo. "Questa iniziativa è stata dedicata a loro. La politica entra nell'economia, non per gestirla, ma per aiutarla".
Per le piccole e medie imprese la questione dell'accesso è prioritaria. Nel Paese più grande al mondo per estensione e in una realtà economica in rapido mutamento. Ma contraddistinta, da "un'empatia specifica" per la qualità italiana e per quel suo qualcosa in più. "Non è solo il prodotto, ma il sogno che sta dietro al prodotto. Il Made in Italy esprime un'emozione, un modo di vivere". E anche se dall'estero è vista principalmente come una "meta di vacanza, l'Italia è anche un Paese di business", ricorda il ministro, per rilanciare l'ospitalità della Penisola al mondo della finanza: "non è detto che gli affari" si debbano fare soltanto "a Londra o a Francoforte".
E proprio senza perdere di vista il business, la manifestazione moscovita viene accompagnata da "un'imponente campagna pubblicitaria locale - come ha ricordato il presidente dell'Ice Umberto Vattani - organizzata congiuntamente dal Gum e dall'Ice.
Trenta spot televisivi, 80 spot radiofonici, 40 striscioni sparsi per la capitale russa, pagine su riviste specializzate e quotidiani".
Lo stesso Vattani, parlando dal Gum, non ha dimenticato di ricordare che le mura di fronte ai magazzini - quelle del Cremlino - furono "costruite sull'esempio del Castello Sforzesco di Milano. Ecco, noi da quest'altra parte portiamo l'Italia di oggi. Un nuovo Rinascimento che fa seguito ai secoli di innovazione e creatività del nostro Paese".
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