MYANMAR: AUNG SAN SUU KYI, ANGOSCIA BONINO
Da un lancio ANSA di venerdì 25 maggio 2007
"Il prolungamento di un altro anno degli arresti domiciliari per Aung San Suu Kyi mi riempie di angoscia. Sono passati undici anni da l'ultima volta che l'ho vista, nel 1996: era a casa sua, agli arresti domiciliari. Il regime del Generale Than Shwe, dato per morente da tanto tempo, evidentemente ritrova tutta la sua vitalità quando si tratta di accanirsi contro di lei". Lo afferma il ministro del commercio internazionale e per le politiche europee Emma Bonino.
"Il 27 maggio ricorre il 17° anniversario della sua vittoria elettorale nel 1990 - continua Bonino - un'occasione per la giunta militare di fare un gesto di riconciliazione tenuto conto degli impegni che ha preso per una transizione democratica. Questa decisione nei confronti del Premio Nobel per la Pace, come pure gli oltre 1,200 oppositori politici ancora in carcere, si dimostra invece controproducente e spero convinca i membri dell'Asean, attualmente riuniti a Manila, a prendere una ferma posizione, e non solo dietro le quinte, contro il Myanmar, visto anche il crescente problema di rifugiati che sta creando a livello regionale".
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