BONINO: IL BARBARO ASSASSINIO ANNUNCIATO DI BENAZIR BHUTTO CONFERMA LE INQUIETUDINI CRESCENTI PER LA TRANSIZIONE DEMOCRATICA IN PAKISTAN
Roma, 27 dicembre 2007 - “Il tragico attentato “annunciato” che è costato la vita a Benazir Bhutto e a molti suoi seguaci conferma che la situazione in Pakistan sta subendo un'inquietante accelerazione in negativo, in un'area del mondo che già presenta molteplici rischi per la pace e la sicurezza internazionali”. Questo il commento del ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee, Emma Bonino, sulla morte di Benazir Bhutto.
“La Bhutto – continua Bonino - paga con la vita la sua determinazione a fare delle prossime elezioni un esercizio credibile per la transizione democratica del Paese. La stessa determinazione non si è manifestata sempre ed in maniera univoca nell' atteggiamento della comunità internazionale rispetto a questa vicenda elettorale”.
“Questa tragedia dimostra ancora una volta che non c'è bisogno di uomini forti e di stato di emergenza ma di vera partecipazione democratica e civile nella amministrazione di un Paese moderno,anche se socialmente complesso come il Pakistan. Una democrazia approssimativa non può che accentuare frustrazione e tensioni diffuse fra gruppi etnici e religiosi diversi; e condurre a condizioni di sicurezza altrettanto approssimative.
La sicurezza in Pakistan – conclude il Ministro - non è soltanto un problema di Musharraf o dei Pakistani. E' bene tenerlo a mente”.
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