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DOCUMENTARIO DEDICATO DA AL-JAZEERA ALLA LEADER RADICALE EMMA BONINO

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KARADZIC/BONINO: "BENE L'ARRESTO DI KARADZIC, ORA SI CATTURI ANCHE MLADIC"

Roma, 22 luglio 2008 - "La cattura di Radovan Karadzic è un'ottima notizia per i famigliari della migliaia di vittime della pulizia etnica in Bosnia, per il processo democratico e di avvicinamento all'Unione europea della Serbia e degli altri paesi balcanici, per la giustizia penale internazionale che - dopo la recente incriminazione del Presidente del Sudan e l'arresto del "Signore della guerra" congolese Jean Pierre Bemba - vede affermarsi il principio che non può esservi impunità per chi si è macchiato di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio" ha affermato Emma Bonino, Vice Presidente del Senato e fondatrice dell'associazione radicale "Non c'è Pace senza Giustizia" che, dal 1993, si è battuta prima per l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini commessi nell'ex Jugoslavia, poi per l'istituzione della Corte Penale Internazionale. "Che il vento fosse cambiato per il "latitante" internazionale forse più famoso lo si sapeva da qualche settimana da quando, cioè, il Presidente Boris Tadic è riuscito a comporre un governo che ha scelto risolutamente la via del dialogo con l'Unione europea dopo anni di temporeggiamento e di pericolosi ritorni al passato. E sappiamo che qualsiasi prospettiva di adesione futura della Serbia all'Ue è legata alla cooperazione con il Tribunale ad hoc per l'ex Jugoslavia", ha proseguito Emma Bonino. "La notizia dell'arresto di Karadzic è per me motivo di soddisfazione particolare poiché in quel tragico luglio 1995, come Commissaria europea agli aiuti umanitari, ero stata tra i primi, recandomi in Bosnia, a rendermi conto e ad allertare la comunità internazionale sul massacro di Srebrenica, e cioè sulla strage più grave compiuta in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale." "Che Karadzic sia ora prontamente consegnato ai suoi legittimi giudici del Tribunale dell'Aja e che il suo processo possa essere esemplare per i tanti criminali ancora in libertà, ben sapendo che diversamente da quello appena iniziato a Baghdad e che vede sul banco degli imputati, tra gli altri, Tareq Aziz, quello di Karadzic avverrà con tutte le garanzie processuali e si concluderà, nonostante la gravità estrema dei crimini commessi, senza esecuzione capitale." "Adesso manca la cattura dell'esecutore materiale della vera e propria operazione di pulizia etnica concepita da Milosevic e Karadzic, vale a dire Ratko Mladic", ha concluso la Vice Presidente del Senato, "ma già l'arresto di Karadzic è estremamente importante per il futuro dell'Unione europea che ha aperto già da qualche anno una prospettiva di adesione per la Serbia e gli altri paesi balcanici che alcuni vorrebbero rimettere in discussione: ciò sarebbe gravissimo e minerebbe, alla base, proprio questi segnali eloquenti di una scelta di campo che può finalmente chiudere la stagione dei lutti e delle lotte fratricide tra europei."




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